Kurt Lewin era un uomo di origine ebraica. Egli nacque a Mogilno il 9 settembre 1890 e morì a Newtonville il 12 febbraio 1947.
Egli si trasferì con la famiglia a Berlino, dove frequentò il Liceo classico. Inizialmente si iscrisse a Medicina, poi dopo un anno si trasferì alla facoltà di Filosofia dell'università di Berlino.
Qui entrò in contatto, con la filosofia dell'atto di Franz Brentano, da cui trasse alcuni spunti per lo sviluppo del suo pensiero futuro.
Prima di poter discutere la tesi Lewin fu chiamato al fronte, condividendo il destino di molti ebrei tedeschi, prima chiamati a combattere per la patria tedesca, e poi da questa sacrificati.
Durante questo periodo il giovane Kurt Lewin produsse un breve saggio in cui, anticipando il concetto di "campo", descrisse come, la percezione dei luoghi e dei paesaggi cambiasse, nella mente dei soldati, a seconda della vicinanza o della distanza dal fronte. Tornato a Berlino e laureatosi con una tesi di non eccezionale interesse, rimase nell'ambiente accademico berlinese, dove venne a contatto con la filosofia di Ernst Cassirer e con la scuola della Gestalt di Wolfgang Köhler, Kurt Koffka e Max Wertheimer.
Fu quindi professore di filosofia e psicologia presso l'Università di Berlino dal 1926. Partecipò alla prima fase della scuola di Francoforte presso l'Istituto di studi sociali, fino a che, con la presa del potere di Hitler, molti membri si trovarono costretti ad emigrare.
Nel 1933 Lewin emigrò negli USA dove fu accolto dalla Cornell University, donde, più tardi, si sarebbe trasferito all'Università dello Stato dello Iowa. Fu infine anche ad Harvard ed al MIT. Contemporaneamente, fu ricercatore e consulente presso numerose istituzioni pubbliche e private. Notevole fu poi la sua collaborazione con l'amica Margaret Mead, assieme alla quale, lavorò per conto del Governo degli Stati Uniti e sul mutamento delle abitudini alimentari delle famiglie.






